La società operaia di San Martino in Pensilis ha promosso un concorso sul tema della solidarietà. Noi alunni abbiamo accolto la proposta con entusiasmo e abbiamo pensato di scrivere un racconto a più mani, per dare sfogo a tutta la nostra e vostra creatività!!!!
Le 5 Wh del racconto sono:
Who: Aisha, una giovane ragazza
What: è stata venduta dalla famiglia nella più tenera età
When: negli anni Novanta
Where: in Africa
Why: la famiglia, avendo molti figli, aveva bisogno di soldi.
How: è stata "comprata" per diventare una" schiava"
Ecco come pensiamo di iniziare:
"Aisha aveva solo sei anni quando è stata venduta e portata in Italia.
Essendo piccola, veniva usata da "palo" per controllare l'arrivo dei carabinieri durante le vendite di droga.
I compratori non erano solo ragazzi in cerca di divertimento facile, ma pure chi era in giacca e cravatta.
Aisha non era felice per niente, pensava anche di scappare, ma dove doveva andare una ragazzina di 6 anni?
Visse in questo modo per 9 anni, ma, un giorno, per una semplice distrazione, non si accorse dei carabinieri, che arrivarono e arrestarono gli spacciatori.
Aisha, quel giorno, riuscì a scappare, aveva 15 anni.
Divenne una vagabonda, che rubava per sopravvivere; ma, quando ogni speranza di fuggire da quel mondo degradato, stava per spegnersi, lei pensò che l'unica soluzione fosse il suicidio.
Cominciò a riflettere sulla sua vita.
Dal giorno in cui è stata "venduta" è cominciata la sua triste vita, nel peggior modo possibile, viveva con persone che non conoscevano la pietà, non capivano la sofferenza di Aisha.
Ma perchè venire al mondo se nessuno ti vuole, pensava la ragazza.
Con questi ultimi pensieri che gli vagavano per la mente, si recò a un ponte.
Un'ultimo sforzo e sarebbe tutto finito ma c'era qualcosa che la tratteneva, non lo sapeva spiegare.Ad un tratto passò un passante e la vide le chiese che cosa ci faceva tutta sola e per di più di notte.
Aisha rispose, niente e disse che stava tornando a casa.
Se non fosse passato allora, forse, sarebbe stata la fine per lei.
Possibile, che si sia ridotta così Aisha..."